ACQUA IMPURA

Ultimamente è stato un fatto di cronaca per ben due volte: per un tragico errore una bottiglia di acqua minerale conteneva dell’acido e quando una persona ne ha bevuto un sorso, convinta di bere acqua, è morta a causa della gola bruciata dal veleno.

Acqua - acido: entrambe cominciano con la lettera A, entrambe sembrano all’apparenza identici poiché sono inodore e incolore, ma il loro contenuto e le conseguenze del loro utilizzo, sono molto diversi l’uno dall’altra.

Tutti noi abbiamo un innato istinto che ci spinge a dissetarci. Purtroppo però molte “acque” si rivelano, inquinate, impure, velenose, mortali. Fu proprio alla fine di una festa che il Signore Gesù esclamò: “Se qualcuno ha sete, venga a me e beva” (Giovanni 7:37). A una donna Samaritana, Egli aveva già offerto dell’acqua viva (Giovanni 4), acqua speciale che poteva dissetare le più intense brame di lei. Ora Egli può offrila a chiunque è veramente assetato, di pace, di giustizia, di amore. L’apostolo Giovanni ci dice che Gesù parlava dello Spirito Santo che coloro che credevano in lui dovevano ricevere.

E lo Spirito Santo promesso da Gesù può dissetare veramente, consolare, guidare, correggere, insegnare. Egli è un amico al cui fianco staremo sempre sereni perché è come un avvocato nella difficoltà, una forza nella debolezza, vera pace nelle prove, fonte di aiuto nelle distrette.

Questo dolce invito ad attingere con gioia da Gesù è ancora valido per noi oggi. Le ultime parole della Sacra Bibbia, riferite dallo stesso apostolo Giovanni, sono: “Chi ha sete venga; chi vuole, prenda in dono dell’acqua della vita” (Apocalisse 22:17).

Non essere ingannato dall’etichetta allettante o dalle simili apparenze, c’è differenza fra conoscere Gesù e avere una religione. Non accontentarti di una fede morta che non disseta veramente, ma attingi alle parole di Gesù nel Vangelo, e la tua sete sarà calmata. Se non possiedi una copia, scrivimi e ti manderò volentieri una copia del Nuovo Testamento.

Giuseppe Cappalonga